La mia storia con gli Arctic Monkeys nasce a Londra nel 2005. Il disco era Favourite Worst Nightmare. Mi colpì la copertina grigia e metallica, era buttata su una mensola della cucina di un mio amico parrucchiere di Oxford St.
Italiano trapiantato a Londra, un discreto successo professionale, un’affabilità che in terra natìa non avrei mai sospettato tra le sue doti. Invece se ne stava lì ad affettare un sanguinolento roastbeef di agnello, tracannando cabernet da supermercato ed intrattenendoci con i soliti discorsi degli italiani all’estero.
Per alleggerire l’atmosfera provai ad infilare il cd nel supporto stereofonico casalingo ed uscì una vera tempesta di chitarre e batteria meglio nota come Brainstorm. Capolavoro.