Trauma risveglio. Metto in moto la macchina con le domande corrette.
In che anno siamo? A che punto siamo? Dove si va? Quanto alle risposte, ragazzi miei, siamo grandi e vaccinati (sic!) e sappiamo che non sempre arrivano belle impacchettate.
Ciò che stamattina invece mi è arrivato proprio bello impacchettato è questo coso.
Conoscete di persona qualcuno che lo possiede? Io onestamente ancora no. L’ho sempre visto da dieci anni a questa parte solo su YouTube.
Innanzitutto cos’è OP-1
OP-1 di Teenage Engineering è un synth-sampler-drum machine-registratore. Un tastierina d’alluminio del peso di 590gr.
– Basta?
No di certo.. dentro c’è un mondo, anzi c’è un’idea dell’ordine del mondo.
Completamente diversa dalla logica di uno strumento musicale, più vicina a quella di una macchina digitale, di un iDevice, ma ancora lontana anni luce da oggetti tecnologici con schermi e batterie al litio. Macchina di sintesi potentissima, sotto forma di un giocattolo della Fisher Price, che mette subito in chiaro quanto quello che conosci finora del mondo musicale sia da mettere in discussione. Ti induce a ri-partire, è come una rinascita.
Io non sono un vero musicista, anche se suono la chitarra da 25 anni. Sono un curioso.
Il mondo della sintesi musicale mi affascina e attrae da sempre, rivela più umanità per esempio del virtuosismo del jazz di oggi che non ha più nulla da dire, che non sa più mettersi in discussione, che non cerca più linguaggi nuovi.
Lo so, si potrebbe pensare che i vecchi dinosauri dell’elettronica si siano anche loro fossilizzati dopo la fase di rottura degli anni ’70. E che pure in ambito elettronico non manchino esercizi di stile. Spesso sono lavori che nemmeno emozionano. Lo so, so tutto. Ma il processo creativo e l’esecuzione stessa in quei casi sono esse stesse l’opera.
Dell’elettronica mi affascina il tentativo di riproduzione di un’idea del mondo, non mi interessa il mondo in sé. Mi interessa come arrivarci a quel tentativo di riproduzione, agli incidenti di percorso, alle casualità di cui la vita è piena. Tutto confluisce in un flusso creativo che poi viene sintetizzato ed espresso nella maniera più intellegibile cui l’artista aspira.
Impossibile stare qui ad elencare tutte le funzioni di questo OP-1, non basta una vita. I ragazzi di Teenage Engineering lavorano out of the box, è il caso di dirlo.
Questo OP-1 è un manuale di filosofia, è un libro di religione, un fumetto, un romanzo di avventura, un diario segreto, un quaderno di appunti.
Non esistono oggetti simili (per risparmiare qualcosa cercate OP-Z). Nessuno può pensare a cose simili. ma tutti dovrebbero provarlo. Dico tutti, non solo i musicisti.
Forse è il giocattolo della modernità. E, sappiamo bene, non c’è nulla di più serio e assillante del gioco.
Spero un giorno di essere in grado di scrivere una recensione tecnica accurata, per adesso vi basti la serie di foto. Cercate su YouTube, qualcosa trovate.